Il progetto

Il progetto Violenza zero! – finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che vede l’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali (IPRS) in qualità di capofila, e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità come partner – rappresenta il primo tentativo, a livello nazionale, di fare il punto su un tema complesso quale quello dei reati a sfondo sessuale commessi in età evolutiva.

I dati e le statistiche ufficiali dimostrano come nel territorio italiano il numero dei giovani adulti autori di reati sessuali in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni (USSM) nell’anno 2019, risulti in costante aumento.
I dati riguardano i soggetti presi in carico per la prima volta nel corso dell’anno 2019 e quelli già in carico in anni precedenti, con procedimenti penali attivi nel 2019 in cui sono presenti una o più delle fattispecie di reato in esame, a prescindere dalla data di commissione del reato e dalla data di iscrizione della notizia di reato.
Considerando i dati dell’ultimo triennio, si osserva un aumento del numero di ragazzi in carico per violenza sessuale: 536 nel 2017, 592 nel 2018, 628 nel 2019 (+10% nel 2018, +6% nel 2019) e del corrispondente numero di reati: 638 nel 2017, 694 nel 2018, 742 nel 2019 (+9% nel 2018, +7% nel 2019)*.

*M.S. Totaro, Minori sex offenders in area penale. Il punto di vista statistico. 

I numeri

Tali dati restituiscono l’immagine di un fenomeno di estrema rilevanza, sia dal punto di vista numerico, sia per la gravità degli atti commessi, in particolare con riferimento al target considerato: minori e giovani adulti abusanti.

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Destinatari del

I destinatari del progetto sono tutti gli operatori dei Servizi Sociali per i Minorenni (USSM) dell’intero territorio nazionale.

Questa popolazione necessita di un’attenzione particolare poiché attorno alla condotta deviante nell’adolescente non si è ancora stabilmente organizzata la personalità, quindi l’acquisizione di identificazioni più solide e armoniche può facilitare un’evoluzione in senso favorevole e prevenire il cristallizzarsi di problematiche legate alla fase di sviluppo, evitando l’irrigidirsi della situazione.  Al contrario, l’azione violenta agita dal minorenne, se non adeguatamente affrontata, rischia di radicarsi nella personalità del giovane e di consolidarsi in modalità improntate all’abuso, esponendolo al rischio di recidiva e favorendo quei processi imitativi di modelli aggressivi nel gruppo dei pari tipici dell’età adolescenziale. Inoltre, nel lavoro a contatto con minori autori di reati sessuali, occorre tenere conto dei profondi e rapidi mutamenti sociali che accompagnano lo sviluppo dell’adolescente e che rischiano di produrre un forte senso di disorientamento nell’operatore non adeguatamente formato.

È evidente come la presa in carico di tali minori comporti un notevole impegno da parte degli operatori coinvolti anche a causa del forte impatto emotivo che la tematica porta con sé e che rende non sempre facile il contatto diretto con questi ragazzi e la corretta presa in carico degli stessi.

Tuttavia, a fronte dei profondi e rapidi mutamenti sociali che investono il mondo adolescenziale e del costante aumento del fenomeno in esame, le istituzioni si trovano troppo spesso impreparate e sprovviste degli strumenti necessari per rispondere adeguatamente alle complessità dei bisogni emergenti e alle trasformazioni in atto.

Difatti, sono ancora poche le iniziative formative destinate agli operatori coinvolti sul tema della prevenzione e recupero dei minori autori di reati sessuali e sulle varie evoluzioni e sui significati attribuiti al fenomeno della violenza.

Nasce da questa consapevolezza la volontà di sviluppare un progetto che miri alla realizzazione di un percorso di capacitazione sull’intero territorio nazionale attraverso percorsi di formazione, aggiornamento e supervisione rivolti agli operatori della giustizia minorile con l’obiettivo di migliorare la capacità di presa in carico dei minorenni autori di reati sessuali, riducendo il rischio di recidiva degli autori stessi.

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Attività

Percorsi

Percorsi di formazione/aggiornamento sul tema della violenza di genere, per garantire una migliore presa in carico dei minori abusanti e prevenire la recidiva;

Affiancamento

Attività di affiancamento dei professionisti impegnati nella presa in carico dei minori abusanti,

Casistica

Presentazione di casistica e supervisione dei casi presi in carico dai servizi della Giustizia Minorile.

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Obiettivi progettuali

Fornire agli operatori della Giustizia Minorile gli strumenti necessari per rispondere adeguatamente alle complesse esigenze dei minori maltrattanti e sostenerli nella disposizione di programmi volti al trattamento, sostegno e recupero dei minori abusanti;

Analizzare i diversi approcci clinici esistenti e le modalità di intervento più appropriate per un’efficace azione di trattamento, cura, prevenzione e reinserimento sociale del giovane abusante;

Sostenere processi di confronto e favorire il contatto fra gli operatori coinvolti nella presa in carico dei giovani abusanti, inclusi i servizi e le strutture esistenti sul territorio al fine di facilitare lo scambio di esperienze, buone prassi e aumentare la qualità del lavoro di rete.